La trama di Non ci resta che il crimine
Regia di Massimiliano Bruno. Con Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli. Commedia. Italia, 2019. Dura 102 minuti.
Moreno e Sebastiano sono due poveracci, anzi, “du poracci”, come li definisce l’amico Gianfranco, che invece nella vita ha avuto successo.
I tre sono cresciuti insieme. E pensare che Moreno e Sebastiano da bambini angariavano Gianfranco e lo sfottevano chiamandolo “il Ventosa”. Un compagno di giochi di allora era pure Giuseppe, che ora fa il commercialista precario ed è costretto a patire i soprusi del suocero, che lo paga se e quando gli va a genio, cioè quasi mai.
Sebastiano è prigioniero di un matrimonio infelice e quanto a Moreno, lui da sempre cerca di fare i soldi grossi, ma per intanto non ce la fa neanche a pagare gli alimenti alla ex moglie.
Un bel giorno, mentre scappano da Gianfranco, Moreno, Sebastiano e Giuseppe si infilano in un tunnel spazio-temporale che li fionda indietro nel tempo all’epoca in cui erano bambini: giugno 1982, l’anno dei mondiali di Spagna.
All’uscita del tunnel i nostri scalcinati eroi si ritrovano a tu per tu con quelli della banda della Magliana…